Con la D.G.R. 1199 del 25/07/2016, la Regione Emilia Romagna approva l'Invito per la candidatura dell'offerta formativa per la costituzione del nuovo catalogo dell'offerta per la formazione in apprendistato professionalizzante, strutturato con le competenze di base e trasversali come declinate nelle Linee Guida dell'Accordo Stato-Regioni del 20.02.2014, la cui prima scadenza è fissata al 15/09/2016.
Con la stessa D.G.R. viene regolato il riconoscimento dei crediti da precedente rapporto di apprendistato professionalizzante.
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La Regione Emilia Romagna con D.G.R. 1419/2015 delibera di:
1. recepire le Linee guida per l’apprendistato professionalizzante, ai sensi dell’art. 2 del decreto-legge 28/giugno 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99, rinviando a propri successivi atti:
· l'individuazione delle disposizioni per la presentazione e la validazione delle offerte formative in apprendistato professionalizzante da ammettere nel nuovo catalogo regionale, strutturato con le competenze di base e trasversali come declinate nelle Linee guida;
· la determinazione delle modalità del riconoscimento dei moduli formativi già completati dagli apprendisti in precedenti rapporti di apprendistato e la conseguente riduzione oraria del percorso formativo;
· l'individuazione degli standard necessari per le imprese che non si avvalgono dell’offerta formativa pubblica per erogare direttamente la formazione finalizzata all’acquisizione delle competenze di base e trasversali;
2. prorogare, al fine di dare continuità all’offerta formativa regionale destinata agli apprendisti assunti con contratto di apprendistato professionalizzante e fino a quando non sarà resa disponibile una nuova offerta formativa regionale, la validità dell’offerta formativa costituita ai sensi delle deliberazioni n. 775/2012 e n. 1150/2012;
3. disporre la chiusura dei termini per la candidatura e/o la modifica d offerte formative sull'attuale catalogo di cui alla propria deliberazione n. 1150/2012;
4. disporre che, nelle more dell’implementazione del nuovo catalogo che recepisca i contenuti delle Linee guida, la fruizione del catalogo attuale avverrà:
· con determinazione della durata e dei contenuti dell’offerta formativa sulla base del titolo di studio dell’apprendista al momento dell’assunzione, come stabilito dalle citate Linee guida;
· con le caratteristiche di cui all’allegato 1, paragrafo 5 della sopracitata deliberazione n. 1150/2012 e ss.mm.;
stabilendo in particolare che:
- per gli apprendisti in possesso di laurea o titolo almeno equivalente la durata della formazione di base e trasversale è di 40 ore, e i contenuti sono quelli della prima annualità ;
- per gli apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di II grado o di qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale la durata della formazione di base e trasversale è di 80 ore e i contenuti sono quelli della prima e della seconda annualità;
- per gli apprendisti privi di titolo, in possesso di licenza elementare e/o della sola licenza di scuola secondaria di I grado la durata della formazione di base e trasversale è di 120 ore e i contenuti son quelli delle tre annualità;
- per gli apprendisti assunti con contratto stagionale la riparametrazione del monte ore sulla base del titolo di studio la durata della formazione è parametrata secondo le seguenti
proporzioni:
|
Durata contratto |
Ore di formazione |
||
|
|
Senza titolo |
Diplomati |
Laureati |
|
0-4 mesi |
12 |
12 |
12 |
|
4-6 mesi |
20 |
16 |
12 |
|
Oltre 6 mesi |
40 |
32 |
24 |
- il voucher riconosciuto per la formazione degli apprendisti assunti con contratto di apprendistato professionalizzante verrà riparametrato come segue:
· 150 Euro per 12 ore
· 200 Euro per 16 ore
· 250 Euro per 20 ore
· 300 Euro per 24 ore
· 400 Euro per 32 ore
· 500 Euro per 40 ore
5. stabilire che quanto disposto al precedente punto 4. si applica per gli apprendisti assunti a partire dal 1° ottobre 2015.
Si allega Delibera GR 1419/2015
Il 24 settembre 2015 è stato sottoscritto, in sede di Conferenza Stato - Regioni, l’Accordo sul progetto sperimentale recante “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale” proposto dal MLPS e successivamente perfezionato nel corso di diversi incontri tecnici e politici con le Regioni e Province autonome. Tale sperimentazione, che prenderà avvio nell’anno formativo 2015/2016, si situa in diretta continuità con le esperienze già maturate nei territori nel campo del raccordo tra scuola e lavoro e rappresenta sicuramente un vero e proprio “beta test” delle riforme avviate con il “Jobs Act” e la “Buona Scuola”.
Inizia quindi a prendere forma anche nel nostro Paese la strutturazione di un “sistema duale” capace di creare quella osmosi tra istruzione/formazione e lavoro fondamentale per arginare e combattere attivamente la forte crisi occupazionale giovanile.
La sperimentazione, difatti, si prefigge i seguenti obiettivi:
- contrastare più incisivamente la dispersione scolastica e formativa rafforzando la metodologia dell’apprendimento esperienziale;
- ridurre la platea dei NEET attraverso percorsi brevi di riqualificazione dei giovani in possesso di titoli deboli o senza titoli di studio;
- attivare percorsi duali per almeno 60 mila allievi nel biennio, suddivisi in 20 mila in apprendistato duale e 40 mila in alternanza scuola-lavoro.
La sperimentazione è strutturata sulla base di due linee di sviluppo:
1. Linea 1 – Sviluppo e rafforzamento del sistema di placement dei centri di formazione professionale pubblici e privati (CFP) ad esclusione di quelli già individuati quali possibili destinatari delle azioni nelle precedenti edizioni e fasi del progetto “FIxO”.
2. Linea 2 – Sostegno di percorsi di IeFP nell’ambito del sistema duale.
È stato firmato a metà luglio dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il “Decreto che recepisce l’intesa in Conferenza Stato/Regioni del 22 gennaio 2015 che definisce il quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze nell’ambito del repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali di cui all’art. 8 del D.lgs. del 16/01/2013, n. 13”.
Il Decreto rappresenta un punto centrale nel percorso di costruzione del Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze in quanto definisce il quadro nazionale in base al quale le qualificazioni rilasciate a livello regionale sono riconosciute e spendibili sull’intero territorio nazionale, e i riferimenti operativi degli standard di processo, attestazione, registrazione e sistema: tali riferimenti rappresentano la base metodologica comune a livello nazionale alla luce della quale le Regioni e Province autonome organizzano i servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze acquisite in contesto formale, non formale e informale. Tale Decreto assolve alla condizionalità ex-ante per l’avvio della Programmazione del FSE 2014/2020.
Il Decreto che sintetizza il grande lavoro svolto negli ultimi due anni da Regioni e Province autonome, insieme al Ministero del Lavoro e con il supporto di ISFOL e Tecnostruttura, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 166 del 20/07/2015) ed è quindi operativo.
Il 08.07.2015 è stato presentato, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, il XV RAPPORTO DI MONITORAGGIO SULL’APPRENDISTATO, realizzato dall’Isfol su incarico del Ministero del Lavoro, che fa il punto su questo strumento contrattuale a finalità formativa per l’occupazione e la formazione dei giovani. Attraverso le fonti amministrative ufficiali (INPS e CO) si ricostruiscono le dinamiche dell’occupazione, osservando i flussi – avviamenti, cessazioni, trasformazioni – e gli stock, fino a coprire gli andamenti registrati nel 2014: grazie ai provvedimenti approvati nella prima parte dell’anno, per la prima volta si registra una variazione media annua positiva degli avviamenti. Quindi l’attenzione si sposta sull'offerta di formazione per gli apprendisti. Rispetto ad ognuna delle tre tipologie di apprendistato si ricostruisce il quadro dell’implementazione dell'istituto, osservando l’attività di regolamentazione delle Regioni anche in risposta ai provvedimenti emanati a livello nazionale (D.L. 34/2014 poi convertito in L. 78/2014 e Linee guida approvate in Conferenza Stato-Regioni). La programmazione e gestione di percorsi di formazione per apprendisti è oggetto di approfondimento sia in relazione alle modalità di organizzazione dell’offerta – con un focus sulle modalità di determinazione dei costi – sia in relazione alla partecipazione dei giovani. Un’attenzione particolare è riservata alle forme di apprendistato collegate ai titoli di studio, ovvero l’Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e l’Apprendistato di alta formazione e ricerca, nell’ambito di una sezione che si arricchisce di quattro focus sui seguenti temi: le iniziative per gli apprendisti minori, gli interventi per l’apprendistato per la qualifica promossi dalla Regione Piemonte, l’apprendistato nel Programma Garanzia Giovani, la sperimentazione dell’alternanza scuola-lavoro di ENEL. Per approfondimenti: http://www.isfol.it/primo-piano/xv-rapporto-apprendistato.